Il progetto La strenua lotta. Le conversioni degli ebrei di Roma nell’età del ghetto tra delazioni e resilienza, presentato dall’ Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma è stato finanziato dall’ Avviso Pubblico promosso dalla Regione Lazio ed ha come oggetto la digitalizzazione della documentazione conservata presso l’Archivio che ha come tema le conversioni degli ebrei di Roma nel periodo compreso tra il 1555 e il 1870.

Lo scopo finale è stato quello di trasformare in formato digitale i documenti di alto valore culturale e storico che altrimenti rischiano di andare perduti e soprattutto dimenticati così da sviluppare un nuovo percorso virtuoso legato ad aumentare livello di accessibilità, attraverso format innovativi e ambienti transmediali per i contenuti culturali. La cura e la verifica della qualità del processo di digitalizzazione diviene quindi passaggio cruciale al fine di realizzare efficaci strumenti narrativi che possano essere condivisi e accessibili ad un più ampio pubblico.

La documentazione riguarda sia la legislazione che disciplinava questa delicata materia, sia le cause che le famiglie intentavano nei confronti della Casa dei Catecumeni per la restituzione dei propri cari, spesso con il supporto delle istituzioni comunitarie.

Le principali linee di sviluppo innovativo che sono state adottate dall’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma rispondono attivamente verso un nuovo approccio partecipativo al patrimonio archivistico per mezzo delle seguenti azioni di programma:

  • rendere il patrimonio archivistico strumento di ricerca, didattica e divulgazione scientifica delle vicende della collettività ebraica della capitale.
  • Favorire processi la conoscenza del rapporto fra maggioranza e minoranza culturale.
  • Promuovere i valori democratici inclusivi.

 

Editto su Catecumeni e Neofiti

La prima pagina di una lettera di Benedetto XIV sul battesimo degli ebrei

Estratto dal documento in cui si racconta di come gli ebrei convertiti estorcessero denaro alla famiglia di origine minacciando di “donare” alla chiesa geneitori, fratelli, cugini, etc.
(ASCER, Archivio Medievale e Moderno, Fondo False accuse, battesimi forzati e catecumeni, b. 1Ub, fasc. 12, “Molti sono li decreti emanati…”)